Per quanto contorto, trovai la soluzione, da quel momento per ogni festa comandata o compleanno la risposta alla domanda cosa desideri? era sempre e solo una: ATTREZZI!
Da quando ho memoria ho passato il tempo a riparare gli oggetti che rompevo per capirne il funzionamento ed a inventare arnesi per mettere in pratica ciò che avevo imparato.
Dai 14 anni ad oggi, cado vittima di una brutta dipendenza accompagnata da ingenti uscite di denaro, innumerevoli notti insonni e brutti giorni in ospedale…la dipendenza dal 2 ruote.
Ma non mi sono ancora presentato…
Ciao, sono Agatino, non Agostino e nemmeno Aladino (per gentile concessione del mio passato) e risolvo problemi da prima che nascessi.
Mi chiamo Agatino non perché sono nato a Catania e la patrona di questa città è sant’Agata, e nemmeno perché i miei volevano darmi un nome particolare che mi distinguesse dagli altri, mi chiamo Agatino perché mio nonno materno si chiamava Agatino e mio nonno paterno si chiama Agatino.
Sono dunque un predestinato (bada che questo termine non è scritto a caso) perché dalle mie parti la scelta del nome è affar serio e le coppie in attesa difficilmente possono esimersi dall’accontentare una delle due parti senza offendere a morte l’altra; ecco dunque che il mio destino ha inizio con la soluzione ad un problema di cui io stesso sono causa, senza averne alcuna colpa e ancor prima che io nasca, se non è destino questo…
Il mio primo mezzo a 2 ruote
LUI Innocenti è stato il mio primo mezzo a 2 ruote, praticamente il figlio della Lambretta, un motorino a 4 marce, spompato, brutto e monoposto che ogni 4 giorni mi lasciava a piedi e che mi ha fatto terra bruciata con l’altro sesso…
12 Mesi dopo
Il Lui lascia posto ad una Vespa 50V acquistata alla modica cifra di 400.000 lire, saldata un po’ ovunque, storta, pluri incidentata e verniciata di 5 colori diversi, che è difficile anche solo pensarli tutti questi colori insieme in un unico mezzo.
Tuttavia, aveva un motore 90cc che mi permetteva di ingranare la 4° in salita. Anche in questo caso niente femmine all’orizzonte.
Il mezzo più importante della mia vita
A 16 anni finalmente la svolta, ricevo il mio primo mezzo nuovo di concessionario, una stupenda Vespa PX125 blu cobalto metallizzato con accensione elettronica e freno a disco anteriore, che da allora chiamo Piccolina.
È il primo motore che ho aperto ed elaborato ma soprattutto perché con la Vespa è arrivato il primo amore, sulla Vespa finivano i problemi, almeno finché c’era benzina e grazie alla Vespa ho potuto provarci con colei che diventerà mia moglie.
A 21 anni arriva la prima moto
Una Honda XR250r del 1993, il peggior acquisto della mia vita. Mi feci fregare 1300€ consapevolmente, solo per la curiosità di mettere le mani su un motore 4 tempi, e ovviamente non mancò occasione.
A 23 anni arriva il mostro
KTM 525exc motard elaborato 580cc, una bestia, avevo realmente paura a guidarlo ma allo stesso tempo non riuscivo a farne a meno.
Dopo 2 fratture capii che era meglio aprire il motore e ridurne la potenza.
Se spuntava un guasto alla Vespa o alla moto, l’unico modo per eliminare il guasto era capire come funzionava; non potendo permettermi di sbagliare (perché o pagavo lo sbaglio o pagavo i ricambi), “capire”, era la parte più delicata, una volta compreso il funzionamento, potevo apprendere il perché del guasto e finalmente risolverlo.
Oggi, posso dire di essere cresciuto incuriosito da un’infinità di stimoli diversi. Con la Vespa, ho potuto finalmente maneggiare le risposte che cercavo, e pensare che è iniziato tutto con la domanda che non facevo mai…